La scrittura segna l’inizio della Storia: è il filo che collega le civiltà antiche al nostro presente. Più di 2.500 anni fa, i Greci incidevano su pietra, ceramica e metallo leggi, calendari, decreti e persino profezie. Un archivio immenso e prezioso, capace di raccontare nei dettagli la vita e la politica dell’area mediterranea.
Il problema? Gran parte di queste iscrizioni è giunta fino a noi danneggiata, frammentaria o priva di contesto. Molti testi sono incompleti, la loro origine geografica incerta e, spesso, la datazione è un rebus: metodi come il radiocarbonio non possono essere applicati a pietra e metallo. Interpretarli richiede anni di studi e, comunque, lascia margini di dubbio.
Qui entra in gioco Ithaca, il primo modello di intelligenza artificiale specializzato nella ricostruzione, datazione e geolocalizzazione dei testi antichi. Nato dalla collaborazione tra Ca’ Foscari, DeepMind, la Faculty of Classics di Oxford e l’Università AUEB di Atene, Ithaca è stato addestrato sul più grande archivio digitale di iscrizioni greche del Packard Humanities Institute.
I numeri sono impressionanti: il sistema colma le lacune con una precisione del 62%, ma quando lavora insieme agli storici la percentuale di accuratezza sale fino al 72%. È in grado di attribuire un’iscrizione alla sua area d’origine con il 71% di precisione e di datarla con un margine medio di soli 30 anni rispetto alle stime degli esperti.
Non si tratta di fantascienza: Ithaca è già stato utilizzato per dirimere dibattiti accademici, come la controversa datazione di alcuni decreti ateniesi. Le sue previsioni (421 a.C.) hanno coinciso con le ipotesi più recenti della comunità scientifica, dimostrando il potenziale di una collaborazione tra AI e discipline umanistiche.
Il futuro appare ancora più promettente: l’architettura di Ithaca è pensata per essere adattata ad altre lingue antiche, dall’accadico all’ebraico, fino alle lingue maya. DeepMind ha persino reso disponibile una versione interattiva gratuita e il codice open source, aprendo la strada a una nuova era di ricerca aperta e interdisciplinare.
Se in passato strumenti come il microscopio e il telescopio hanno rivoluzionato la scienza, oggi l’intelligenza artificiale si candida a fare lo stesso con la Storia. In prospettiva, modelli come Ithaca non solo restituiranno voce al passato, ma potrebbero anche cambiare il nostro modo di scrivere — e forse persino interpretare — la storia dell’umanità.
