Fatti solidi (ufficiali)
- Orbita iperbolica → viene da fuori il Sistema Solare, e non tornerà mai.
- Perielio: 29–30 ottobre 2025, a circa 1,36 UA dal Sole.
- Distanza minima dalla Terra: ~1,8 UA (nessun rischio d’impatto).
- Attivo: ha chioma e coda, con abbondanza insolita di CO₂ rispetto all’acqua.
- Nucleo: stime tra centinaia di metri e fino a 5–6 km (Hubble).
- Massa stimata: ≥ 33 miliardi di tonnellate. Troppo per essere influenzato visibilmente dal degassamento.

Le novità che contano
- Inerzia anomala: pur sublimando gas a centinaia di kg/s, la traiettoria resta pulita, senza deviazioni. Questo indica che 3I/ATLAS è un colosso.
- Colore e spettro: fotometrie mostrano viraggi al verde, segno di molecole (C₂) attivate dal Sole.
- Finestra marziana: il 3 ottobre l’orbita di 3I/ATLAS incrocia quella di Marte. Le sonde marziane (MRO, TGO, Mars Express) proveranno ad osservare l’oggetto da un’altra prospettiva.
- Ipotesi Loeb: l’astrofisico di Harvard parla di “test di Turing cosmico” e propone persino di inviare un messaggio in Morse: “Hello, welcome to our neighborhood. Peace!”.
Il capitolo Morse
Da settimane circola una voce: parabole cilene avrebbero captato un segnale modulato, tradotto da un’IA in frasi come “We’re on our way. We’ve been watching you. Don’t be afraid”. Fonti che rilanciano:
- The People’s Voice
- Terran Cognito Blog
- Collective Spark
- Creator su YouTube che mostrano spettrogrammi e pattern ripetuti
Le agenzie non confermano, ma nessuno mostra nemmeno dati vuoti per smentire. Questo silenzio alimenta i dubbi. Se davvero qualcuno ha file raw (spettri, IQ, log con Doppler), basterebbe pubblicarli per trasformare un rumor in un fatto tecnico.
Ombre e convergenze
- Tracce radio: diversi radioamatori parlano di modulazioni inspiegate nelle stesse finestre orbitali. Non prove definitive, ma segnali che meritano di essere indagati.
- Tragitti “mirati”: la traiettoria incrocia non solo l’orbita di Marte ma sfiora anche quella di Giove. Coincidenza o geometria voluta?
- Silenzio selettivo: i comunicati ufficiali insistono su “nessun pericolo”, ma non entrano mai nei dettagli tecnici delle bande radio o delle anomalie di massa.
Perché 3I/ATLAS è diverso
Gli altri due visitatori interstellari erano più “banali”:
- ʻOumuamua, piccolo e misterioso, ma senza chioma.
- Borisov, una cometa classica.
- 3I/ATLAS unisce la luminosità di una cometa con una massa eccezionale e una chimica atipica. E in più c’è la narrativa Morse che lo circonda. Non servono alieni per renderlo speciale, ma se davvero invia un messaggio… sarebbe già iniziata la prima conversazione cosmica.
Call alla community
Chi segue Nemesi-X lo sa: non ci accontentiamo di “tranquillizzare”. Se hai log, spettrogrammi, dati fotometrici o radio su 3I/ATLAS, condividili. Pubblicheremo analisi con attribution, così chi legge potrà distinguere tra rumor e segnali concreti.
Conclusione
3I/ATLAS ci sta passando accanto e poi sparirà per sempre. Forse è solo un’enorme cometa extrasolare, forse è qualcos’altro. Quello che è certo: non capita ogni giorno di avere un messaggero da un altro sistema stellare, e sarebbe un peccato limitarsi a guardarlo senza ascoltarlo.